
PATENTI
La patente di guida italiana è un’autorizzazione amministrativa della Repubblica Italiana necessaria per la conduzione su strade pubbliche di veicoli a motore, che viene rilasciata dopo che siano stati accertati i requisiti psicofisici e attitudinali della persona.

Patente A1
Con la patente A1 si possono guidare tutti i motocicli, che presentano contemporaneamente 3 caratteristiche:
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Una cilindrata massima non superiore ai 125 cc
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Una potenza non superiore a 11 kw
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Un rapporto potenza/massa inferiore o uguale a 0,10 kw/kg
Come si vede, le moto da patente A1 fanno riferimento a requisiti molto precisi. Per accedere a potenze superiori è possibile conseguire la patente A2, oppure la cosiddetta “A senza limiti” (A3).
La patente di categoria A1 non si applica soltanto ai motocicli. Nella lista dei veicoli che si possono guidare vanno inseriti anche i tricicli e le macchine agricole. I primi, devono disporre di un motore con una potenza non superiore a 15 kw. Le seconde, invece, devono rispettare tutta una serie di limiti: 4 metri di lunghezza e 1,6 metri di larghezza massimi, altezza non superiore ai 2,5 metri, velocità massima di 40 km/h e massa a pieno carico non superiore ai 2.500 kg.
La patente A1 consente di guidare anche tutti i veicoli previsti dalla categoria AM, la classica patente che si prende a 14 anni per guidare lo scooter o il motorino. In particolare, si tratta di tutti i ciclomotori a 2 ruote con velocità massima di 45 km/h e una cilindrata non superiore ai 50 cc (motori a combustione) e potenza non superiore a 4 kw (motori elettrici). Con la AM si possono poi condurre veicoli a 3 ruote con velocità non superiore ai 45 km/h, cilindrata massima non superiore ai 50 cc e potenza massima fissata a 4 kw. Gli stessi parametri vengono applicati anche per i quadricicli con massa senza carico inferiore o uguale a 350 kg.
La patente di guida A1 si può prendere a 16 anni di età e ha una validità di 10 anni fino al compimento del 50° compleanno. Dopo, il rinnovo va effettuato attraverso una visita medica ogni 5 anni fino al raggiungimento dei 70 anni. Superati i 70 anni, il rinnovo diventa triennale e dopo gli 80 biennale. Se si desidera passare alle categorie superiori, per poter guidare motocicli più potenti, bisogna attendere il 18° compleanno per la patente A2. A 24 anni, infine, è possibile ottenere la A che dà diritto a guidare qualunque tipo di motociclo.
Patente A2
Tra i vari tipi di patente A previsti, la patente A2 è quella prevista per guidare motocicli con potenza massima di 35 kW che non superino il rapporto potenza/peso di 0,2 kW/kg. Si può ottenere la patente A2 dopo aver compiuto i 18 anni di età.
Anche in questo caso è necessario superare sia un esame teorico che uno pratico. Il primo è identico a quello previsto sia per il conseguimento della patente A che della patente di guida B e per il superamento è necessario non commettere più di 4 errori nelle 40 domande entro il tempo limite di 30 minuti.
L’esame pratico dovrà essere sostenuto alla guida di una moto con cilindrata non inferiore ai 400 cc e che abbia una potenza compresa tra i 25 e i 35 kW e un rapporto potenza/peso non superiore ai 0.2 kW/kg.
Per i primi tre anni dopo il conseguimento della patente A2 si dovranno rispettare i limiti di velocità di 90 km/h sulle strade extraurbane e 100 km/h in autostrada.
Patente A
Per poter guidare tutte le tipologie di motocicli è necessario, tra i vari tipi di patente, essere in possesso della patente A.
Questa si può conseguire non prima del compimento dei 24 anni di età o dei 20 anni qualora si sia in possesso della patente A2 da almeno due anni. Per ottenere la patente 125, precedentemente indicato con la denominazione A3, oltre all’esame teorico si dovranno sostenere due prove pratiche: una su strada aperta al pubblico ed una tecnica in percorso con esercizi di guida. Il soggetto che sia già in possesso della patente B non dovrà sostenere la prova teorica ma soltanto l’esame pratico.
Con la patente A si potranno guidare le seguenti tipologie di motocicli:
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tricicli di potenza superiore a 15 kW, a partire dal compimento dei 21 anni;
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motocicli, ossia veicoli a due ruote, senza carrozzetta o con carrozzetta, muniti di un motore con cilindrata superiore a 50 cm³ se a combustione interna e/o aventi una velocità massima per costruzione superiore a 45 km/h, a partire dal compimento dei 24 anni.
Tre le categorie di patenti A troviamo:
Patente B
Tra i differenti tipi di patente indicati dal nostro Codice della Strada, la patente B è senza dubbio quella maggiormente diffusa e più conosciuta perché il suo conseguimento permette la guida delle auto.
Questa tipologia di patente si può ottenere a partire dal compimento dei 18 anni di età ed a seguito del superamento di un esame diviso in una parte teorica ed una pratica di guida su strada. In caso di infrazioni alle disposizione del Codice della Strada si è soggetti alla decurtazione del punteggio.
La validità della patente B è di 10 anni sino al compimento del cinquantesimo anno di età, mentre per i soggetti con un’età compresa tra 50 e 70 anni il rinnovo del documento di guida dovrà essere effettuato ogni 5 anni. Per i soggetti con un’età superiore ai 70 anni il rinnovo deve avvenire ad intervalli di 3 anni.
Spesso ci si pone la domanda: “Cosa posso guidare con la patente B?”. Ecco la risposta:
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motoveicoli, ovvero tricicli, quadricicli e motocicli. Per questi ultimi è possibile guidare in strada solo quelli fino a 125 cm3 e 11 kw; i conducenti che hanno conseguito la patente B prima dell’1 gennaio 1986 possono guidare qualsiasi motociclo, mentre chi ha conseguito la patente B tra l’1 gennaio 1986 e il 25 aprile 1988, è autorizzato a guidare qualsiasi moto, ma solo sul territorio italiano (per la guida all’estero occorre invece un ulteriore esame pratico);
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autoveicoli per trasporto di persone e di cose, quindi anche autocarri e autocaravan, con massimo di nove posti totali compreso il conducente, e aventi massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, anche trainanti un rimorchio leggero fino a 750 kg. Si possono trainare anche rimorchi non leggeri, a condizione che non pesino più della motrice e che tutto il complesso non superi la massa di 3,5 tonnellate:
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macchine agricole, anche eccezionali;
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macchine operatrici, eccetto quelle eccezionali;
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mezzi adibiti a servizio di emergenza, aventi massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.
Patente B1
La patente B1 è una patente di categoria B, possiamo dire "la sorella minore" della patente B per le comuni autovetture.
Anche essa, come tutte le altre patenti, richiede determinati requisiti psicofisici e morali, e di superare un esame di idoneità sia teorico sia pratico. Anche la patente B1 è soggetta alla decurtazione punti in caso di infrazioni.
Età minima
16 anni
Età massima
la patente B1 è valida per 10 anni fino a 50 anni di età (allo scadere di ogni 10 anni occorre fare il rinnovo), 5 anni per chi ha un'età compresa tra 50 e 70 anni, 3 anni per chi ha superato 70 anni.
Veicoli che si possono guidare
•Quadricicli non leggeri la cui massa a vuoto è inferiore o pari a 400 kg (categoria L7e) (550 kg per i veicoli destinati al trasporto di merci) esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici e motore con potenza massima fino a 15 kW.
Tali veicoli sono considerati come tricicli e sono conformi alle prescrizioni tecniche applicabili ai tricicli della categoria L5e salvo altrimenti disposto da specifiche disposizioni comunitarie.
Patente BE
La patente BE permette di guidare complessi di veicoli che sono composti da una motrice di categoria B e da un rimorchio con massa autorizzata compresa tra i 750 kg e i 3500 kg.
In totale, il complesso dei due veicoli deve avere un peso non superiore ai 7000 kg. Gli automobilisti che hanno conseguito la patente B a partire dal mese di dicembre 2013, non devono ripetere l’esame di teoria per poter conseguire la patente di categoria BE; in caso contrario, è necessario sostenere un esame integrativo. Tutti i candidati, invece, devono presentare un nuovo certificato medico che attesti l’idoneità psicofisica e superare una prova pratica di guida.
Se il candidato sceglie di effettuare la prova con un veicolo dotato di cambio automatico, la patente di guida riporterà il codice 78. La patente BE può essere conseguita già a partire dal compimento dei 18 anni; questa, tuttavia, non può essere ottenuta contestualmente alla patente di categoria B.
Nei prossimi paragrafi di questo articolo saranno analizzati in modo approfondito tutti i temi riguardo alla patente BE iniziando con la fatidica domanda: “cosa posso guidare?”, proseguendo con i costi da affrontare per ottenere il documento e concludendo con tutte le informazioni riguardo l’esame pratico e teorico, quando necessario.
Cosa posso guidare con la patente BE?
Se conseguo la patente BE cosa posso guidare? Questo è indubbiamente uno dei quesiti che bisogna porsi per capire l’effettiva utilità di questa patente di guida. La BE permette di guidare innanzitutto tutti i veicoli appartenenti alle categorie AM, B e B96. Questa patente, inoltre, abilita alla guida di autoveicoli di categoria B trainanti un rimorchio: la motrice, nello specifico, deve avere un massimo di 9 posti e una massa non superiore alle 3,5 t, mentre il rimorchio o il semirimorchio può avere una massa fino a 3500 kg.
Per calcolare il valore massimo, in ogni caso, bisogna considerare il rapporto tra la massa del rimorchio e quella della motrice. Questo valore deve essere inferiore a 1,5 se il rimorchio integra un dispositivo di frenatura continua; in caso di semirimorchio, invece, non bisogna superare il valore di 1,45. Il valore scende fino a 1 quando il rimorchio dispone di un freno di servizio e fino a 0,8 se il complesso di veicoli non dispone di un dispositivo di frenatura automatico e continuo. Infine, se il veicolo trainato non ha alcun dispositivo di frenatura, il rapporto tra le due masse non deve superare il valore di 0,5.
Bisogna ricordare che nella maggior parte dei casi la patente di categoria BE non abilita al traino di veicoli privi di opportuni dispositivi di frenatura. In altre parole, quando si guida con la patente BE il rimorchio deve rispondere a determinati requisiti, in particolar modo per quanto riguarda la massa massima autorizzata.
Patente B96
Veicoli che si possono guidare con la patente B96
•Autoveicoli la cui massa massima autorizzata non supera 3500 kg e progettati e costruiti per il trasporto di non più di otto persone oltre al conducente cui è agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata sia superiore 750 kg. La massa massima del complesso deve essere superiore a 3.500 kg e non deve eccedere 4.250 kg
La patente di guida di categoria B prevede limitazioni di velocità e di guida per i primi tre anni dalla data di superamento dell'esame.
I neopatentati, cioè quelli che hanno conseguito la patente B da meno di tre anni, devono osservare solo dei limiti di velocità particolari. Non possono andare oltre i 100 km/h in autostrada e oltre i 90 km/h sulle strade extraurbane principali (art. 117 Codice della strada).
Inoltre, se commettono infrazioni che comportano la decurtazione punti, a loro saranno sottratti il doppio dei punti, ad es. la guida con cellulare che ti fa perdere 5 punti, al neopatentato ne fa perdere 5x2=10 (art. 126 bis codice della strada - tabella allegata).
Ai titolari di patente di guida di categoria B conseguita dopo il 9/2/2011, per il primo anno dal rilascio non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara superiore a 55 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, ai fini di cui al precedente periodo si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW. Nel caso di autovetture elettriche o ibride plug-in, si applica il limite di potenza specifica di 65 kW/t compreso il peso della batteria.
Esiste però una deroga: i neopatentati (per il primo anno dal conseguimento della patente) possono guidare veicoli i deroga ai limiti di guida se accompagnati da una persona di massimo 65 anni titolare almeno di patente B conseguita da 10 anni o di patente di categoria superiore in funzione di istruttore.
Per sapere se si può guidare un determinato veicolo occorre dunque consultare la carta di circolazione. In caso di dubbi si può consultare, senza nemmeno iscriversi, il portale del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (ilportaledellautomobilista.it) dove inserendo la targa del veicolo si ottengono le informazioni che si cercano.